I 5 e 6 ottobre sono tornata in fretta a Torino per assistere al Seminario Permanente di Etnologia Alpina. (SPEA). Ovvero come ogni tanto geografi, sociologi, etnologi, linguisti, responsabili dello sviluppo economico, turistico, museologi etc. si aggiornano sul "come si prensenta lo spazio naturale abitato dagli uomini che è l'arco alpino" (dalla Francia alla Slovenia). In verità era appassionante. Appassionnante imparare che 90% della popolazione dell'arco alpino vive sotto i 900m di altitudine, di vedere raffigurati i movimenti demografici di crescita, calo, ripopolamento delle varie parti degli Alpi in 150 anni, i diversi schemi che immaginano le zone montane per passare a una fase post "turismo industriale e resti di industria", come riti e miti si trasmettono, si trasformano , ecc.
Mais surtout ça a été l'occasion de faire connaître la tradition de la "bataille des reines". En gros, au printemps avant la montée à l'alpage et à l'automne, juste avant la Desarpa (désalpe) les vaches des troupeaux qui montent ensemble à l'alpage s'affrontent en combat de corne pour dégager une dominante qui conduira le troupeau. Historiquement c'est une technique agricole, un moyen de renforcer son élevage, et un moment de sociabilité entre éleveurs. C'est aussi devenu un spectacle en Val d'Aoste, Savoie, et Valais, et il y a des éleveurs qui se spécialisent dans l'élevage de "reines". Du coup en Val d'Aoste il y a une compétition très sérieuse dont la finale se déroule a Aoste dans le VACHODROME. Ben voilà. Moi je veux être projettatrice de vachodromes plus tard : penser leur architecture, les pourvoir d'un système d'alimentation d'énergie écologique (chauffer à la tourbe ?), l'intégration de la saison du vachodrome à la vie culturelle locale, tout ça. Oui le vachodrome c'est l'avenir.
Ma sopratutto è stato l'occasione di conoscere la tradizione della "battaglia delle regine".
Durante la transumanza estiva, quando diversi gruppi di bovine si riuniscono in una unica mandria, si manifestano istintivamente le Batailles per la designazione della "Regina dell'alpeggio". E dopo una selezione spontanea fra le bovine che si battono per la supremazia, il combattimento finale darà all'alpeggio la sua Regina cui spetterà il compito di guidare la mandria, oltre al privilegio di scegliere l'erba più gustosa. Tecnica storica degli allevatori e momento di socializzazione per i pastori, questo momento è diventato uno spettacolo, con contadini diventati allevatori di campionesse. Nel Val d'Aosta c'è una competizione molto seria con dei finali che si svolgono a Aosta nel VACCODROMO. Ecco. Io voglio diventare progettatrice di vaccodromi. Pensare la loro architettura, la loro energia sostenibile, l'integrazione della stagione vaccodromastica nella vita culturale locale, ecc. Il vaccodromo è il futuro . Si.